martedì 14 aprile 2020

E poi?



Sarà la stessa fatica che fu necessaria per ricomporre il Branco dopo che la pelle di Shere Khan fu portata sulla Rupe del Consiglio...



 Sono passati alcuni mesi da quando Akela non incontra fisicamente i suoi Lupetti, i Vecchi Lupi non si ritrovano per preparare la Riunione. 
Eppure sono i mesi centrali delle attività dell'anno: tempo di Promesse, rodaggio del Consiglio d'Akela, formazione dei Vecchi Lupi, attività natura, Cacce primaverili di Branco e di Distretto, Vacanze di Branco all'orizzonte.. passaggi al Riparto a cui cominciare a pensare.... Branchi lanciati nell'accompagnare i Lupetti a ricevere i Sacramenti dell'Iniziazione Cristiana in Parrocchia... quanti programmi si sono come congelati. La sofferenza è piuttosto grande... come per tutti del resto...

 Scorrendo gli appunti presi al Campo scuola non troviamo nessun suggerimento per affrontare situazioni come questa. Non si tratta semplicemente di preparare un "piano b" come in caso di maltempo. Si tratta di mettersi in gioco con rinnovata passione e con la convinzione che il Signore ci sta chiamando ad affrontare qualcosa di nuovo e di mai visto, forse di rivedere molte cose. 
Lo Scautismo è collaudato a rispondere con determinazione ed efficacia alle sfide poste dalle circostanze. È esso stesso sfida al tempo.
Però per le sfide ci vuole "stoffa"... e quando ci accorgiamo di non averne molta è necessario metterci in contatto con chi non ha mollato la sua preda nemmeno ora per condividere idee ed esperienze che non sono scritte se non nel cuore di chi ha a cuore i propri Lupetti.

Molti Akela infatti si sono attrezzati con i mezzi della tecnologia: non hanno perso tempo e hanno pensato come vivere il tempo del servizio nel tempo del coronavirus. Qualcuno non s'è accontentato di un messaggio whatssapp, ma è andato oltre... vere e proprie riunioni a distanza ed attività che hanno tenuto desto il Branco.
I Vecchi Lupi, dal canto loro, rover o Rover scout che siano, si staranno preparando: "Manuale dei Lupetti", sussidi di Branca e Vangelo alla mano. Non si può fare altro che prepararsi perché in molti c'è una domanda molto stimolante: E poi... che succederà? Saremo pronti a ricominciare a ritrovarci? Come saranno i nostri canti? Ritroveremo la Famiglia felice di sempre?
Risponderei: certo che sì! Perché ora possiamo attingere ad una miriade di possibilità, senza distrazioni.

La Famiglia Felice non può che essere rafforzata dalla preghiera: una preghiera per l’Italia, per l’enorme responsabilità di chi ci amministra e che deve prendere decisioni per la salute e il futuro di tutti; una preghiera per famigliari ed amici lontani, per fratelli scout conosciuti in chissà che anno o in chissà quale Campo scuola ai quali ci legano medesimi ideali ed una Promessa. 
Una preghiera per questa nostra Europa, fondamentale per il nostro modo di intendere la sua unità e la fraternità tra i popoli che la compongono. 
Per le generazioni come la mia essa è un valore aggiunto per la pace che ha assicurato, per i legami e per i rapporti di fratellanza che nel nostro ambito ci ha permesso di vivere. Per le generazioni più giovani, più disponibili ad avere il mondo come orizzonte della propria formazione e del proprio lavoro futuro, questo Continente è percepito più per le sue strutture il cui linguaggio è diventato incomprensibile, una voce alle volte fuori onda.

Oggi 14 aprile 2020 ho pregato per l’Associazione, per i suoi Capi e le sue Capo, per la fedeltà che ha mantenuto ai principi educativi che le sono propri. Ho pensato a quanti da essa sono stati investiti di responsabilità nel corso degli anni, ma anche chi oggi e in questo contesto attuale, dal rispettivo incarico associativo, è chiamato ad aiutare i Capi a riprendere le attività.
Mi sono tornate alla mente le parola di B.-P. scritte nel 1932, nel pieno di una crisi economica che ha messo in ginocchio il mondo e aperto le porte ai nazionalismi. Su Jamboree del gennaio 1932 scriveva: «Per quanto le nubi economiche attorno a noi divengono più basse e più nere, non è questo il momento per lamentarsi o per rallentare i nostri sforzi. Anzi, proprio il contrario. Ogni nube ha il suo contorno argenteo, e ben presto il sole risplenderà di nuovo».  

Risuonano attuali anche per il nostro oggi! Ben presto il sole rispenderà di nuovo

Ce lo ha ricordato il Vangelo di questi giorni: Gesù Risorto è vivo e ci precede sempre, quando noi arriviamo Lui c'è già ad aspettarci! Sarà ad aspettarci anche quando usciremo dalle nostre case e non sapremo come fare... nemmeno Pietro sapeva come fare e cosa dire il giorno di Pentecoste... eppure...Da quella storia scaturisce la nostra.
Oggi ho pensato anche con gratitudine alle tante persone incontrate in uscite, campi ed attività e come la mia vocazione sia maturata grazie al mio servizio, in modo speciale il mio servizio educativo in Branca Lupetti.
Del bene ricevuto posso solo che ringraziare il buon Dio; del bene che portò ancora fare con o senza insegne o barrette di Capo, invocherò il suo aiuto per poterlo fare con maggior entusiasmo e maggior impegno là dove Egli oggi mi ha voluto.
L’aiuto di Dio lo chiederò maggiormente per i più giovani, pensando anche a chi si darà il tempo di leggere queste righe: possano essere preparati per tornare a riunire i Branchi quando possibile. 
Non diamo nulla per scontato. Sarà la stessa fatica che fu necessaria per ricomporre il Branco dopo che la pelle di Shere Khan fu portata sulla Rupe del Consiglio.
In questo tempo di obbligata attività ridotta o di inattività «… affrettiamoci a mettere in programma il perfezionamento del nostro metodo, così da poter ben presto influenzare verso il bene non solo, come attualmente, una frangia della popolazione giovanile, ma una larga percentuale».
Non sappiamo se sarà vero, ma proviamoci!

Con questo spirito, oggi martedì dell'ottava di Pasqua, pubblico una parte del primo capitolo sulla formazione sensi per la Branca che più mi ha appassionato.

Buona lettura
Don Angelo Balcon