Trappole
Siamo in anticipo sui tempi, ma cominciare a pensare alle Vacanze di Branco non è mai troppo tardi. Anzi, se non cominciamo già a raccogliere idee (magari ripensando a qualche appunto perso già alla fine delle ultime... ) rischiamo di andare a riproporre le stesse medesime attività, riciclando quelle di tre anni prima... e stufando i bambini che sono sempre alla ricerca del nuovo da scoprire.
In questo articolo si propone un'attività natura da calibrare nel proprio Branco e con i propri Lupetti e da vivere alle Vacanze di Branco: un tempo buono da far sognare ai Lupetti come le giornate più belle e desiderate dell'estate all'orrizzonte.
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Il testo dell'inizio della Caccia di Kaa orienta e fa da cornice al dovere di conoscere per amare, per apprezzare, per vivere e scorrendo l'articolo scoprirete il perché.A proposito del campo estivo (= Vacanze di Branco) Vera Barclay scriveva: «..al Campo siamo più vicini al disegno originario del Creatore per il modo in cui lavoriamo e per il modo con cui ci divertiamo». (In "Saggezza di Giungla", pg. 34)
È stato nel disegno originario del Creatore che l'uomo rompesse la sua solitudine rapportandosi con il Creato: «Il Signore Dio plasmò ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome» (Gn 2,18-19).
«Tutte le creature saranno nondimeno preziosissime, perché l'uomo, nelle loro bellezza, contempla la grandezza del Creatore: le creature, sono, infatti, esse stesse "parola di Dio"» (*)
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In questa prospettiva cogliamo ancora un'occasione per riandare con la mente alle numerose immagini di Francesco d'Assisi che lo ritraggono in conversazione con animali, uccelli e pesci per dare voce alla terra, fino a chiamarla "sora matre terra".Con la terra, Francesco d'Assisi aveva un rapporto corporeo: «Trappole» ci dice come fare per permettere a noi e ai Lupetti di lasciarci sorprendere dal linguaggio della natura e, conoscendola, darle voce... La terra, la campagna di Assisi, la valle del Tevere e quella verso Spoleto, fin dove dal Subasio si poteva spingere lo sguardo... quella terra è stata il vero «chiostro» di Francesco d'Assisi di cui non cogliamo la capacità e il suo spirito di osservazione, il suo contatto quotidiano anche con il clima. È proprio attraverso queste capacità raffinate e maturate, se Francesco è giunto a comprendere la povertà, a vedere il povero. ad ascoltare un Crocefisso, a vivere la perfetta letizia.... Non per nulla Francesco al termine della sua vita, conclude il Cantico del creature, con uno sguardo di contemplazione sull'uomo.
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Prima di mettervi all'opera per realizzare in Consiglio di Branco quanto scritto, proviamo a cimentarci anche tra Vecchi Lupi riflettendo insieme su qualche aspetto per motivare le nostre attività natura.Alla fine del libro «Scrivi frate Francesco. Una guida per narrare di sé» (**) del prof. Duccio Demetrio, troviamo alcune domande a pag. 167:
- Ricordo quando mi accorsi per per la prima volta che la parola natura iniziava ad avere un senso per me?
- Quali animali, piante luoghi mi tornano alla mente, con i quali mi incontrai da bambino?
- Quali emozioni essi mi suscitarono e forse furono all'origine del mio rapporto sentimentale con cose e fenomeni naturali?
- Crescendo, quali altre esperienze mi accadde di vivere, ad esempio in un prato, in un giardino, nel bosco, in montagna, al mare... ero solo o c'era qualcuno a insegnarmi nomi di piante, fiori, frutti a salire sugli albero? Chi?
- Quali esperienze nella natura potrò mai dimenticare?
Per poi continuare anche ad elencare ciò che ha colpito i nostri sensi: l'udito (il canto degli uccelli), il tatto (le foglie, la sabbia, la ghiaia, l'acqua...); il gusto (un frutto...); l'odorato o la vista (l'erba, la terra, l'aria, una pianta, i fiori ...). Condividiamo insieme le risposte: potremo ricalibrarle anche per i Lupetti del Consiglio d'Akela e fare una verifica delle attività con il Branco. Sarà sicuramente una bella caccia.
Clicca qui a vedrai come fare....
don Angelo Balcon
(*) A. Lonardo, La bellezza originaria. I racconti della creazione nella Genesi. Itaca libri, 2017
(**) Duccio Demetrio, «Scrivi frate Francesco. Una guida per narrare di sé». Edizioni Messaggero - Padova 2017