Jau!!! N. 15. Anno XIII - 15 ottobre 1958
«Calma sapiente» è il motto scelto dall'Ufficio catechistico della mia Diocesi per riavviare la catechesi dei bambini e dei ragazzi. C'è ancora tanta apprensione e tensione nell'aria anche per le attività di Branco. C'è però attesa e speranza perché c'è un asso nella manica che lo Scautismo ha: la vita all'aperto, l'attenzione alla salute, la cura di sé e degli altri. Non è cosa da poco conto in tempo di covid-19!
Il richiamo è stato immediato: Kaa, che invita sempre Mowgli a non essere impulsivo, a comprendere la propria emotività. verrebbe voglia di aprire tutto e subito: la verità è che c'è bisogno di formazione e di ascolto della realtà in cui siamo inseriti, occorre prestare attenzione a nuovi disagi e a tanta sfiducia, c'è bisogno di rinserrare le fila tra chi vuole prendersi la responsabilità di un servizio educativo che più di sempre necessita di competenza, capacità di ascolto, maturità personale.
Il tempo di covid ha inciso sulle modalità di apprendimento dei bambini, sull'uso delle tecnologia e conseguentemente sulla struttura della loro memoria come della fantasia. È davvero necessario riprendere in mano strumenti antichi per rinnovare le risorse metodologiche che il metodo offre.
Nel Vangelo c'è l'immagine dello scriba che diventa discepolo del regno dei cieli: per questo è simile ad un padrone di casa che sa estrarre dal suo tesoro cose nuove e cose antiche (Mt 13,44-52). Se prendiamo spunto da queste poche parole dell'evangelista Matteo, possiamo intravvedervi un cammino di formazione dove la padronanza del metodo, acquisita anche con l'esperienza e il tempo, diventa un patrimonio dal quale attingere non solo testi fondamentali, ma soprattutto criteri di fondo, principi educativi basilari, che permettono al Lupettismo di adattarsi costantemente alle situazioni più disparate, restando fedeli al metodo di B.-P. e nella tradizione del lupettismo cattolico italiano
Con calma sapiente, un vecchio Lupo dal pelo coloro tasso del Sud mi ha raccontato l'avventura di giocare con il Branco nella piazza del paese: un modo di rendere partecipi almeno con lo sguardo altri bambini ed incuriosire genitori i quali più che mai cercano alleanze per 'educazione dei propri figli.
Riprendo il catechismo con due gruppi di dodici bambini l'uno in età lupetto/coccinella, mi sono reso conto di alcuni bisogni (il gioco), di alcune risposte (mediante il gioco), che con il metodo possiamo offrire ai bambini in spazi aperti e pensando alla loro formazione umana e cristiana.
Buona caccia
don Angelo Balcon
Di seguito un vecchio articolo del 2016: caccia ci cuccioli. Con le reti di Pietro