Insieme al prof. Marco Perale, presidente di Zona AGESCI per la Provincia di Belluno e alla dott.ssa Laura Bof Commissaria di Distretto, abbiamo proposto ed organizzato insieme al Vescovo Renato marangoni una veglia di preghiera intensa e significativa per la storia dello Scautismo Cattolico.
È stata scelta la Cripta della Cattedrale perché lì, ai piedi dell'Altare sotto la Pala raffigurante San Martino, furono consegnati i guidoni nell'anno dello scioglimento dei riparti dell'ASCI durante il ventennio fascista.
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Per la Veglia dei Cento anni dello Scautismo Cattolico in Diocesi di Belluno-Feltre
Cripta della Cattedrale di San Martino vescovo
Belluno – 25 novembre 2016
INDIRIZZO DI SALUTO AL VESCOVO MONS. RENATO MARANGONI,
ai Capi e alle Capo delle Associazioni scout cattoliche della Diocesi
Caro Vescovo don Renato, cari fratelli Capi e sorelle Capo, cari Assistenti presenti,
stiamo vivendo insieme una tappa molto bella e significativa per la storia dello Scautismo cattolico nelle nostre vallate. Nel corso dell’Anno santo straordinario, si è inserito per noi un Giubileo del tutto particolare: cento anni dello Scautismo cattolico. Unendo insieme i due eventi abbiamo avuto modo di comprendere come le nostre Unità e i nostri Gruppi, siano stati e saranno ancora “oasi di misericordia”: in esse la vita di tanti bambini, giovani ed adulti, hanno trovato un senso e sono state aiutate a scoprire e rispondere alla propria vocazione.
Su Cento anni – da quando i Capi e gli Assistenti di allora hanno intuito la ricchezza di accostare il metodo di B.-P. con il Vangelo – quasi 95 sono stati scritti anche qui nei nostri paesi con audacia, lungimiranza, coraggio apostolico: alcune delle loro biografie sono state riunite nel libretto preparato dal prof. Marco Perale e che porteremo a casa.
Stasera, proprio su suggerimento del nostro Vescovo, siamo arrivati in Cattedrale da varie zone della Città di Belluno, in modo visibile con lo stile di una presenza costruttiva. Vogliamo insieme ringraziare il Signore per quello che ci ha suggerito di fare finora nelle Parrocchie e nelle Comunità dove la presenza stessa dei nostri Gruppi è annuncio di gioia attraverso un servizio di amore. Chiediamo insieme la benedizione per continuare a fare del nostro meglio.
Grazie al servizio educativo i più piccoli e giovani non sono aiutati semplicemente a far maturare le loro migliori doti umane. Nelle nostre Unità hanno incontrato ed incontrano un Vangelo vissuto e testimoniato; sul volto dei Capi più giovani vedono il “volto giovane” della Chiesa. Quante volte proprio le attività vissute insieme nelle nostre unità hanno permesso di “sentirsi a casa” nella Chiesa, percependone la vitalità da chi ha fatto del servizio educativo una passione ed uno stile!
Stile dettato anche da storie personali ed associative che nel tempo si sono diversificate, ma che in ciascuno di noi hanno fatto maturare la medesima convinzione per la quale lo Scautismo cattolico, con la ricchezza e varietà della sua proposta educativa, continua a formare adulti affidabili e responsabili – “uomini e donne della partenza” – personalità cristiane sulle quali si può contare perché sanno essere fedeli ad una parola data.
La nostra Promessa questa sera, più che mai, ci ricorda in questo luogo così simbolico – la Cripta della nostra Cattedrale – il cammino di storia che abbiamo percorso; ha ravvivato la memoria delle tappe in cui il Signore ci ha “costruiti” ed edificati con la sua Grazia per un unico Corpo e per l’unico annuncio di fede, anche per mezzo dell’impegno dei nostre Capi e dei nostri Assistenti.
Molti di noi presenti sono in servizio educativo, altri ricoprono servizi a vari livelli nelle rispettive Associazioni: oggi possiamo reciprocamente guardare alle nostre storie come ad una ricchezza di esperienza ecclesiale che ha dato molto alla Chiesa locale e che vuole dare ancora altrettanto, anche alla società civile concorrendo alla soluzione di quei problemi della nostra terra bellunese che Lei, don Renato, ha già notato in questi mesi di episcopato e che ha indicato in più interventi.
Con la “gioia del Vangelo” vorremmo ancora contribuire in modo significativo a portare fiducia negli ambienti di vita in cui siamo presenti anche individualmente o professionalmente.
Grazie, a nome di tutti i presenti, caro Vescovo Renato per averci accolti qui.
Meditando questa sul Vangelo della Trasfigurazione, abbiamo compreso che il Signore ci ha raccolti insieme portandoci in alto, perché dall’alto della Sua stessa visuale possiamo guardare alle nostre attività, ai nostri programmi a favore di chi si fida di noi. Da questa visuale possiamo, con l’aiuto di Dio, comprendere ancor di più che la Pista che si fa Sentiero e poi diventa Strada, ha un’unica tappa: sentirci discepoli che non hanno alcuna bisaccia: ma hanno un cuore grande ed una ricchezza di vita da condividere con tante altre persone, soprattutto giovani, che attendono proposte “alte”, non banali, non scontate.
Lo Scautismo cattolico è una via che vogliamo indicare con convinzione facendo tesoro di una storia centenaria di cui siamo fieri, insegnando che la felicità non è guidare la propria canoa con le proprie braccia, ma la forza della grazia di Dio e il suo aiuto, essa – la felicità – è più vera e più duratura.
Don Angelo Balcon
Assistente del Distretto Belluno- Trentino Alto Adige F.S.E.
Assistente Nazionale Branca Lupetti F.S.E.